Cos’è e cosa non è il Tantra? Come e perché funziona? Un’occasione per dipanare dubbi e perplessità su questo antico metodo olistico e conoscerne l’efficacia anche nella vita dell’’uomo e della donna moderni.
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Negli anni sessanta, con la rivoluzione giovanile, numerose discipline di
derivazione orientale si sono affermate in occidente e tra queste, il Tantra è
quella che più di altre ha attirato la curiosità di
rotocalchi femminili e di certa stampa scandalistica e bacchettona.
La ragione di tanto clamore è molto semplice: il Tantra parla di sesso e il
sesso si sa, fa sempre notizia.
In realtà, ridurre l'intera tradizione tantrica ad una sofisticata tecnica
erotica o a un massaggio è ingiusto oltre che riduttivo. Il tantrismo è molto
di più.
Dalle sue antichissime origini, 5000 anni fa, nato in una società
matriarcale ebbe il suo periodo di maggior splendore nell’India del Nord, tra
il 900 ed il 1100 d.C. ed in seguito fu represso con il prevalere della
religione islamica. Si tramandò in segreto e si suddivise in diverse correnti:
più fisiche ed attive, energetiche e contemplative, tutte, comunque, con un’
unico fine: il raggiungimento della completezza di Sé, attraverso l’estinzione
dell’Io e il ricongiungimento con il Tutto.
In tempi recenti il Tantra ha conosciuto una grande notorietà in occidente,
dove sono arrivati solo alcuni aspetti del tantrismo: può venir visto come
una forza sovversiva, antisociale, licenziosa e immorale, oppure vi è la
credenza che sia un metodo per migliorare le proprie performance sessuali o,
con visione ancor più riduttiva, una tecnica di massaggio. Altri ancora lo
vedono come una celebrazione dell'uguaglianza sociale, della sessualità, del
femminismo e della cultura del corpo.
In realtà il beneficio apportato alla qualità della propria vita sessuale
non è il fine principale del Tantra, ma un’interessante e piacevole “effetto
collaterale”.
In occidente, oggigiorno, il Tantra, nel suo approccio più olistico,
soddisfa numerosi bisogni:
v aumentare il personale livello di
BenEssere in tutti gli ambiti della vita quotidiana: salute, sesso, relazioni,
professione, etc.;
v tracciare una mappa della personale
spiritualità e agevolare la comprensione della propria interiorità;
v creare una nuova cultura più sana,
dell’eros, dell’espressività emotiva, dell’affetto, dell’amore, allontanandosi
dalle repressioni e dai condizionamenti di cui l’essere umano è protagonista;
v creare una nuova forma di rispetto, di
sè stessi, del prossimo e dell'ambiente, proveniente dall’acquisita capacità di
trasformare la propria Energia vitale;
v sviluppare la capacità di scelta e di
libero arbitrio, proveniente dall’acquisizione di uno strumento veramente
libero da condizionamenti, vincoli e monopòli.
L’approccio con il Tantra è come quello con lo sport: per capirne il reale
significato ed essere uno sportivo va appreso attraverso l’esperienza diretta,
non può essere letto sui libri, né può venire spiegato a parole, né, tantomeno,
può essere ricevuto passivamente come un massaggio. Inoltre, i benefici che ne
derivano si notano solo se praticato con disciplina per un certo periodo.
Il Tantra secondo la visione olistica, è un valido metodo per chiunque
desideri:
v aumentare il senso di autostima e
portare gioia nella vita
v vivere una sessualità più sana e
consapevole
v diminuire stress, ansie e rigidità,
anche legati alla sessualità
v imparare a condividere affettività ed
intimità
v imparare a comunicare in maniera
assertiva con gli altri
v trovare e sviluppare il proprio
potenziale in tutti i campi della vita quotidiana
v vivere relazioni più oneste ed appaganti
v vivere anche la propria relazione di
coppia come strumento per sviluppare il proprio potenziale ed acquisire
benessere
v attivare il proprio sistema immunitario
incrementando la propria salute
v trovare le risorse per rimuovere i “blocchi” che impediscono
all’energia vitale di fluire liberamente, rivitalizzando l'organismotorna al programma conferenze
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